CONTRAPPOSIZIONI POLITICHE E INCERTEZZA BLOCCANO L’ECONOMIA

Di fronte alla crisi è irrilevante il colore politico della maggioranza. L’insediamento del nuovo Governo è la prima indispensabile risposta che l’economia e il Paese attendevano.

Di fronte alla crisi, assume quindi un aspetto irrilevante il colore politico della maggioranza, rispetto all’urgenza dei provvedimenti che il Governo dovrà emanare già nelle prossime settimane.

Imprese e lavoratori hanno sperimentato e sofferto nell’ultimo anno, una politica del rigore che agli effetti pratici ha appesantito la recessione e non ha comunque arrestato la voragine del debito pubblico.

Una politica recessiva, quella dei professori,che ha impedito ogni possibilità di ripresa degli investimenti, oltre ad aver messo in discussione diritti sacrosanti dei lavoratori dipendenti e autonomi che si sono visti espropriati dal giusto riconoscimento pensionistico, dopo anni di “contribuzione vera”,venendo meno ad ogni logica di giustizia sociale.

Ciò che il Ministro Fornero ha realizzato è la conferma che non si governa un Paese con la sola teoria scolastica, ma con il buon senso e soprattutto con l’esperienza maturata e certificata dai risultati ottenuti.

Il nuovo Governo ha quindi il compito di ridimensionare non solo ingiustificati sacrifici imposti ad aziende e lavoratori, ma inutili provvedimenti recessivi che la stessa Europa, ad eccezione della Germania inizia a mettere in discussione.

La politica quindi riprenda il suo ruolo, attraverso uomini e donne scelti per le loro capacità più che per fedeltà ai partiti, con la consapevolezza che l’economia ha bisogno di certezze e stabilità per poter ripartire.

Enrico Mattinzoli (18.05.2013)

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