ELIMINATE LE PROVINCIE! RISOLTI I PROBLEMI ?

Sull’onda della modernizzazione del Paese voluta dal Presidente Renzi, anche le Provincie sono cadute sotto la scure della spending review. Difendere la sopravvivenza della Provincia di Brescia non è una questione di campanilismo.

Se da un lato è condivisibile la necessità di intervenire sulla spesa improduttiva, tagliando Enti e Società pubbliche che hanno prodotto e continuano a produrre perdite e appesantiscono la già complicata macchina statale, dall’altro si rischia, nel nome e per conto della rottamazione, di intervenire senza valutare a fondo i reali benefici dei tagli.

Difendere la sopravvivenza della Provincia di Brescia, messa sullo stesso piano di Provincie con pochi abitanti, marginali dal punto di vista economico e spesso mal amministrate, non è una questione di campanilismo, ma oggettiva.

Quali reali benefici seguiranno a questo taglio, a chi verranno trasferite le attuali competenze e con quali effettive conseguenze a tempi e qualità di risposta della P.A. nei confronti di imprese e lavoratori bresciani, sono il principale quesito al quale ad oggi, dati alla mano, non si è stati in grado di rispondere.

Certo, un miliardo di risparmi previsti entro il 2016 (anche se le previsioni nel nostro Paese vengono puntualmente disattese), il taglio delle indennità, dei gettoni di presenza,entusiasmano e al tempo stesso giustificano l’euforia dei cittadini.

Ma siamo veramente sicuri che eliminare una Provincia con 1,2 Mln di abitanti, che sicuramente avrà ampi margini di miglioramento, ma che nel complesso è sempre stata ben amministrata, si tradurrà in un vantaggio per i bresciani ?

Non era forse meglio tagliare i costi della politica, (peraltro assai modesti nella Provincia di Brescia )e ottimizzare le procedure, anziché smantellare, visto tra l’altro, che i dipendenti, anche se trasferiti, continueranno a pesare sui conti dello Stato ?

Io credo di sì, pur augurandomi di essere smentito.

Enrico Mattinzoli (12.04.2014) 

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