TFR IN BUSTA PAGA: IMMOTIVATA LA PROTESTA DI ALCUNE ORGANIZZAZIONI ARTIGIANE

Risulta immotivata la protesta di alcune Associazioni Artigiane che rischia di vanificare e confondere le risposte che da tempo attendiamo dal Governo, quali per citarne due: la chiusura delle migliaia di società pubbliche improduttive e la definizione dei costi standard.

Premesso che gli accantonamenti relativi al TFR maturato, fatto dalle Imprese ogni anno per conto del lavoratore, sono sacrosante risorse del dipendente, ritengo incomprensibili, non tanto l’ipotesi del provvedimento, quanto le modalità, tipicamente italiane, di cambiare le regole senza valutarne a fondo i reali benefici.

Al tempo stesso mi riesce difficile comprendere la levata di scudi di alcune Organizzazioni di Categoria Artigiane che attaccano il Governo probabilmente senza conoscere la reale portata del provvedimento.

Le aziende Artigiane sono al 50% aziende senza dipendenti, e di quelle con dipendenti l’occupazione è di media al di sotto delle 3 unità.

In buona sostanza, senza dover ricorrere a complicate formule matematiche, si tratta per le Imprese Artigiane di anticipare un accantonamento differito nella misura di 680 Euro annui per ogni lavoratore occupato, che si traducono in media tra i 45 e i 55 Euro mensili per dipendente, cifra irrilevante dal punto di vista finanziario.

Va inoltre ricordato che nelle piccole imprese circa il 35% dei lavoratori ha già richiesto un anticipo pari al 70% dell’intera somma maturata, non tanto e non solo perchè la norma lo prevede, ma proprio in virtù del rapporto che esiste tra datore di lavoro e collaboratore nelle imprese artigiane.

Risulta immotivata quindi la protesta di alcune Associazioni Artigiane, che rischia di vanificare e confondere le risposte che da tempo attendiamo dal Governo, quali per citarne due: la chiusura delle migliaia di società pubbliche improduttive e la definizione dei costi standard.

Basterebbe questo per garantire risparmi veri e abbassare la tassazione sul costo del lavoro!

Enrico Mattinzoli (11.10.2014)

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