CASSA INTEGRAZIONE PER I LAVORATORI AUTONOMI: ARTIGIANI, COMMERCIANTI, AGRICOLTORI E PROFESSIONISTI (E. Mattinzoli) novembre 2014

E’ necessario quindi costruire un percorso che porti a sostenere anche i lavoratori autonomi e le loro famiglie nelle situazioni di crisi, affrontando il problema come un’altra delle priorità sociali

Anche per il 2014 il governo ha previsto risorse per sostenere, attraverso la cassa integrazione in deroga, i dipendenti delle piccole imprese in crisi. Si tratta di risorse straordinarie che fanno fronte ad una situazione altrettanto straordinaria ed eccezionale.

E’ ovvio che un’economia sociale moderna che si rispetti non può tener conto di una sola parte di lavoratori, almeno che non si reputino tali artigiani, commercianti, agricoltori e professionisti.

Il sistema degli ammortizzatori sociali deve essere ripensato, considerando che la giustizia sociale la si misura anche su questo terreno.

Oggi un lavoratore a tempo indeterminato nonostante la riforma continua ad essere più tutelato di uno a tempo determinato, e quindi precario, ma al tempo stesso il lavoratore autonomo non gode di alcuna tutela.

Certo qualcuno potrà obiettare che il rischio d’impresa di colui che decide di lavorare in proprio deve considerare anche la possibilità di “morire di fame”.

E badate bene che non si tratta di esagerare, oggi vi sono anche nella ricca Brescia migliaia di artigiani, commercianti e agricoltori, che hanno dato fondo ai loro risparmi (chi li aveva), ai loro fidi in banca (chi non se li è visti revocare), per continuare a sostenere un sogno, un progetto, il sacrificio di una vita. Centinaia di migliaia di autonomi che con coraggio continuano a far grande il nostro paese.

E’ necessario quindi costruire un percorso che porti a sostenere anche i lavoratori autonomi e le loro famiglie nelle situazioni di crisi, affrontando il problema come un’altra delle priorità sociali.

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