«QUESTA SANATORIA NON S’HA DA FARE» novembre 2007

Manerba: conferenza di servizi tra l’Assessorato provinciale all’Ambiente, presieduto da Enrico Mattinzoli, Sovrintendenza e Comune sullo sbancamento di Balbiana

Provincia e Sovrintendenza, in loco per il sopralluogo e conferenza di servizi in Comune, ribadiscono il loro no alla «sanatoria» per lo sbancamento a Balbiana di Manerba.

A richiedere la sanatoria, in termini tecnici un «accertamento di compatibilità paesaggistica» ai tre enti preposti (appunto Comune, Provincia e Sovrintendenza) sono i committenti dei lavori per la strada d’accesso ad un edificio a ridosso del borgo antico di Balbiana che stanno trasformando da rurale in struttura alberghiera, secondo una concessione edilizia ottenuta dal Comune nel maggio del 2006. Questa concessione però prevedeva «solo» una mulattiera, un parcheggio ed una sorta di cremaglieria, da ricavare sul versante, che potesse servire a mezzi meccanici – ascensori o simili – a condurre al futuro albergo la clientela. I committenti, però, hanno realizzato una vera e propria strada.

Ma, anche se purtroppo a sbancamenti già avvenuti, la Provincia, allertata da un’associazione ambientalista ha svolto un sopralluogo, ha denunciato la cosa alla Polizia locale, al Corpo forestale, agli uffici comunali ed insieme alla Sovrintendenza ha bloccato l’opera. Il 17 settembre il Servizio Sanzioni provinciale ha emesso un’ordinanza di ripristino dei luoghi, ma il 27 dello stesso mese i committenti hanno presentato la richiesta di sanatoria. E ieri è arrivato il veto.

L’Assessorato provinciale guidato da Enrico Mattinzoli, parla chiaro: solo casi di interventi minori – in termini volumetrici e di superficie – potrebbero richiedere sanatorie in questi ambiti. «Nel maggio scorso – spiega l’assessore Mattinzoli – grazie ad un’importante segnalazione dell’associazione Roverella, la Provincia è intervenuta con il Corpo forestale. Il problema esiste – continua Mattinzoli – i Comuni non vigilano come dovrebbero sul territorio anche per carenza i personale. Ma fortunatamente in loco alcune associazioni ci avvisano ed in alcuni casi possiamo addirittura intervenire in tempo reale».

Vincolante è il parere della Sovrintendenza. Che, mentre nelle normali procedure di autorizzazione ha la facoltà di intervenire a posteriori nell’arco di 6 giorni ponendo vincoli qualora rilevi anomalie, in interventi di sanatoria ha potere «obbligatorio e vincolante» di intervenire a priori, prima del rilascio.

Il Comune si attiene ai fatti: «E’ stata una conferenza istruttoria – spiega Roberto Baga, dirigente dell’area tecnica che ha rappresentato l’ente locale durante l’incontro – nella quale nessuno, come previsto ed a verbale, ha espresso ufficialmente parere negativo. Uscirà una richiesta al committente di documentazioni integrative – ambientali ed edilizie – che attenderanno poi una risposta da ognuno dei tre enti preposti secondo determinate e specifiche competenze».

Intanto i lavori per recuperare dagli edifici rurali la struttura alberghiera sono ricominciati.

(GdB – Adonella Palladino)

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