L’UMIDO HA UN FUTURO DIVENTERÀ CONCIME novembre 2008

L’annuncio di Mattinzoli: «Sei euro a tonnellata ai comuni per vendere il compost primi contatti con i viticoltori»

Avanzi di pastasciutta o di verdure, mescolati a sfalci di piante producono un ottimo concime che nei prossimi anni verrà sempre più utilizzato dal comparto agricolo bresciano.

Anche se ai contadini più anziani il meccanismo del compostaggio sembra un uovo di Colombo la riscoperta di questa filiera virtuosa e alternativa al grande rogo dell’inceneritore contribuirà a far schizzare la percentuale di raccolta differenziata nella nostra provincia al 50 percento in un anno, quasi raddoppiando la poco onorevole quota attuale (poco più del 32%).

Per incentivare i 206 comuni bresciani ad adottare la differenziata anche per l’umido, l’assessorato provinciale all’Ambiente ha pensato di istituire una filiera economicamente sostenibile della produzione di compost di qualità, stanziando subito 600mila euro, ovvero 6 euro per ogni tonnellata di rifiuti umidi riciclati. L’iniziativa è appena partita e ieri alla Ecopol di Bagnolo Mella (gruppo Sistema ambiente) – l’unica azienda bresciana per ora dedita alla trasformazione di avanzi di cibo e sfalci d’erba in concimi – erano in visita l’assessore Mattinzoli e rappresentanti delle 22 amministrazioni locali che hanno subito aderito all’iniziativa (Bagnolo, Bienno, Capriano del Colle, Carpendolo, Castegnato, Castrezzato, Cazzago S. Martino, Coccaglio, Collebeato, Erbusco, Esine, Gavardo, Ghedi, Mazzano, Paderno, Passirano, Pontevico, Roncadelle, Rovato, Rudiano, Travagliato, Visano).

«Il 25% dei rifiuti prodotti in ogni abitazione sono organici – ha chiarito l’assessore Mattinzoli – e per questo uno degli obiettivi principali del nuovo piano rifiuti della Provincia mira a riutilizzarli, arrivando a riciclarne almeno 100mila tonnellate l’anno». Il deterrente maggiore alla raccolta dell’umido sono i costi (circa 75 euro a tonnellata): «per questo – prosegue l’assessore – daremo da subito 6 euro a tonnellata ai comuni che aderiscono, forniremo loro i sacchetti, e in futuro potranno ricevere anche i 20 euro a tonnellata equivalenti ai ricavi della produzione di compost di qualità, che oggi è pagato solamente 2 euro la tonnellata. Siamo già in contatto con i viticoltori della Franciacorta: per un concime buono e garantito sono disposti appunto a pagare 20 euro la tonnellata».

Unico problema, su cui l’assessorato provinciale sta lavorando: servono almeno altri tre impianti come quello della Ecopol, oggi in grado di lavorare un massimo di 35mila tonnellate l’anno. «Sarebbe opportuno che le tre multiutility in provincia, A2A, Cogeme e Garda 1 realizzassero ciascuna un impianto simile nei prossimi tre anni».

(BSOGGI – Pietro Gorlani)

 

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