Casartigiani appoggia la protesta dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili
C’erano anche i vertici dell’Associazione Artigiani della provincia di Brescia mercoledì 1 dicembre a Roma insieme alle associazioni che rappresentano i lavoratori e le imprese dell’Edilizia.
Il team del presidente Enrico Mattinzoli, composta dal vicepresidente Bortolo Agliardi, dal direttore Paolo Gerardini e dal vicedirettore Paolo Carrera, insieme a una nutrita rappresentanza di Casartigiani infatti, ha scelto come le altre sigle delle PMI locali e nazionali, di appoggiare la protesta dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili e di indire una manifestazione nazionale davanti ai palazzi della politica nazionale nella capitale per ribadire quanto già espresso dagli Stati Generali dell’Edilizia.
La delegazione bresciana si è fatta dunque portatrice dei punti condivisi per cui i lavoratori dell’edilizia da mesi sono mobilitati: si tratta della necessità di sbloccare i pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e oggi vincolati dal Patto di stabilità, anche per consentire alle stesse il pagamento delle forniture e dei servizi utilizzati. Più in generale allentare i vincoli dello stesso patto per gli enti virtuosi al fine di finanziare prioritariamente interventi legati alla tutela e messa in sicurezza del territorio, del patrimonio edilizio e dei beni culturali ed artistici.
Altro punto è quello relativo alla richiesta di rendere effettivamente disponibili, in termini di attribuzioni di cassa, le risorse destinate dal CIPE alle priorità infrastrutturali, a partire da quelle attribuite al programma di piccole e medie opere e all’edilizia scolastica.
Prioritario anche puntare su processi di semplificazione amministrativa rafforzando i controlli di sicurezza e regolarità.
Inoltre la manifestazione del 1 dicembre ha chiesto di eliminare le penalizzanti distorsioni fiscali esistenti nel settore immobiliare (ad esempio l’Iva sull’invenduto dopo 4 anni) nell’ambito di una riforma del fisco orientata allo sviluppo e più equa per lavoratori, imprese e cittadini.
Tra gli obiettivi anche il rilancio degli strumenti di investimento nelle infrastrutture e nell’immobiliare oltre all’attivazione di strumenti di lotta all’illegalità e alla promozione di qualificazione con procedure esigibili e chiare in stretta collaborazione con le imprese e i lavoratori, senza penalizzare la quotidiana operatività delle imprese corrette. Infine si chiede anche di estendere all’edilizia gli ammortizzatori sociali definiti per il settore industria.