RICHIESTA DI ATTENZIONE PER LA CATEGORIA DEGLI ARTIGIANI aprile 2010

L’incontro con l’Onorevole Caparini

Vigilare e tenere costantemente informate le associazioni di categoria, tutelare gli artigiani dalla burocrazia sempre più imperante. Questa la richiesta che il presidente dell’Associazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, durante l’incontro avuto con l’onorevole Davide Caparini, membro della commissione Lavoro della Camera.

 

 

Un confronto voluto dal leader dell’organizzazione di via Cefalonia anche per fornire un panorama della situazione più che allarmante delle imprese artigiane in un quadro economico assolutamente non confortante.

Nel colloquio con Caparini, Enrico Mattinzoli ha anche evidenziato la preoccupazione manifesta dei carrozzieri che sono sconcertati per le grande pressioni esercitata sul Governo dalla lobbies delle assicurazioni sul tema del risarcimento diretto.

Infatti il settore, pur essendo soddisfatto per la dichiarata inammissibilità dell’emendamento presentato dal Governo nei giorni scorsi, è convinto che “l’aggressione” verrà nuovamente portata ed quindi è necessario che si vigili affinché venga confermato quanto già una sentenza della Corte Costituzionale ha sancito, ovvero la facoltatività del risarcimento diretto.

Si è poi tornati a discutere proficuamente della necessità ormai improrogabile di riforme che “snelliscano” la struttura dello Stato a favore di un’efficienza di servizio al cittadino ed alle imprese tale da garantire coloro che hanno ancora voglia e coraggio di investire in questo Paese.

“Ci troviamo infatti dinnanzi a pastoie burocratiche – ha asserito Mattinzoli – quali quelle definite ad esempio con il Sistri e non ultimo alla “bizzarie” definite con il nuovo decreto relativo al MUD (Modello in Materia Ambientale). Invece di andare verso una semplificazione, paradossalmente, si viene riportati al medioevo, dando, pare, la possibilità di presentare la domanda solo in forma cartacea. Come associazione .- ha concluso Mattinzoli – riconfermiamo quanto le Confederazioni unitariamente hanno detto al Governo: è quantomeno paradossale adempiere ad un adempimento con questi limiti strutturali e di metodo.

Urge quindi ripensare al sistema Paese: la politica deve smettere di pensare solo alla sopravvivenza di mandato ma pensare ad una politica di prospettiva che dia al Paese ed alle imprese quella tranquillità dell’agire con certezza. Unico strumento chiaro per gli agisce nel mondo del lavoro.

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