NIENTE DISCARICHE IN FRANCIACORTA ottobre 2008

Il Consorzio di tutela e alcuni Comuni dicono no alla localizzazione di impianti per i rifiuti. Presa di posizione anche dell’Assessore provinciale Enrico Mattinzoli e dell’on. Viviana Beccalossi

La Franciacorta non sarà terra di discariche.

Il no alla localizzazione di impianti per lo smaltimento di rifiuti in un territorio che vanta una produzione vitivinicola di spicco nel panorama enologico internazionale è stato il fulcro della conferenza stampa che si è svolta ad Erbusco, alla quale hanno preso parte, accanto ad alcuni sindaci dei Comuni interessati ed ai vertici del Consorzio per la tutela del Franciacorta, l’onorevole Viviana Beccalossi e l’assessore provinciale all’Ambiente Enrico Mattinzoli.

«Una delle proposte che porteremo alla Regione all’interno del Piano provinciale rifiuti è il vincolo escludente su tutta l’area della Franciacorta – ha dichiarato l’assessore Enrico Mattinzoli – che sancisce l’impossibilità di realizzare termoutilizzatori e discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Dal vincolo resteranno esclusi solo gli inerti, intesi come terre e rocce da scavo».

La proposta avanzata dall’assessore Mattinzoli, inserita nell’ambito dei provvedimenti a tutela di aree rilevanti dal punto di vista ambientale, accoglie di fatto l’appello alla non idoneità della Franciacorta ad ospitare discariche lanciato dal presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta Ezio Maiolini, che ha rimarcato «la necessità di valorizzare il territorio franciacortino dal punto di vista turistico e culturale». Un impulso alla valorizzazione globale di un’ormai celebre zona Docg di cui anche l’on. Viviana Beccalossi si è più volte fatta portavoce. «La politica dell’ambiente non si fa solo con i divieti – ha commentato l’ex assessore regionale all’Agricoltura – ma è anche vero che ci sono territori di pregio di cui bisogna tener conto».

Se, previo il consenso della Regione, il vincolo escludente varato dall’Amministrazione provinciale potrebbe diventare esecutivo già dal prossimo febbraio, nell’immediato restano però alcune questioni ambientali particolarmente spinose. Un’area critica in tal senso è senza dubbio quella dell’ex cava Noce a Zocco d’Erbusco, sulla quale, già in passato interessata da una proposta di discarica per rifiuti speciali (definitivamente respinta dalla Regione nel marzo 2007 dopo un iter di circa sette anni), è tuttora pendente l’ipotesi di ubicazione di un impianto per lo smaltimento di rifiuti inerti o inertizzati.

«La richiesta è effettivamente ancora in atto – ha precisato l’assessore Mattinzoli -. Ma non ci sono oggi i presupposti perchè venga concessa l’autorizzazione ad una discarica». Una prospettiva caldeggiata sia dal direttore del Consorzio, Adriano Baffelli, che ha definito la realizzazione della discarica «impensabile per chi ha del buon senso», sia dal sindaco di Erbusco, Isabella Nodari, che ha confermato «l’intenzione di riqualificare l’area attraverso la progettazione di un parco tematico sovracomunale».

(GDB – Stefania Vezzoli)

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