PIANTUMAZIONE DELLA CANNUCCIA DI PALUDE A DESENZANO novembre 2005

Assessorato Provinciale all’Ambiente e Lega Navale Italiana insieme nel progetto pilota
L’Assessorato all’Ambiente, Ecologia, Attività Estrattive ed Energia della provincia di Brescia,  guidato da Enrico Mattinzoli,  prosegue nell’obiettivo di salvaguardia dei canneti relitti perilacustri del Lago di Garda bresciano, dopo averne concluso il censimento.

Tutelare queste formazioni vegetali attraverso l’opera di sensibilizzazione effettuata nelle scuole con progetti di educazione ambientale e la vigilanza assicurata dalle Guardie Ecologiche Volontarie, ma non solo. E’ con questo spirito che l’Assessore Mattinzoli sostiene il primo progetto pilota per l’impianto di un nuovo canneto, proposto dal Presidente della Lega Navale Italiana, Sezione di Brescia – Desenzano, Daniele Manzini, con l’augurio che questa importante iniziativa trovi seguito in un prossimo futuro ed inverta la tendenza che, purtroppo, in questi ultimi decenni, ha visto una graduale e preoccupante diminuzione delle superfici a canneto di importanza rilevante anche sotto il profilo paesaggistico.

La proposta di progetto in esame si riferisce alla piantumazione-semina di Phragmites Australis (cannuccia di palude), nella zona di spiaggia adiacente alla sede della Lega Navale Italiana a Desenzano del Garda in località Vò. L’idea di creare un nuovo canneto a lago, nasce dalla volontà di unire le attività dell’uomo con la tutela della natura ed in particolare dei canneti.

In un trend che vorrebbe portare alla diminuzione dei canneti per lasciare spazio all’edilizia e ad un turismo non sostenibile, la piantumazione di un canneto vuole essere una inversione di tendenza al fine di salvaguardare il Lago di Garda.

La presenza, in passato, di un canneto ha lasciato segni evidenti e la vicinanza di un altro canneto ha motivato l’idea di incrementare la naturalità dell’area in oggetto. Inoltre un vigoroso canneto coprirebbe l’impattante muro di cemento presente e mitigherebbe l’azione dell’onda e del vento che possono causare problemi ai natanti in ingresso e uscita della Lega Navale. Inoltre, l’esteso apparato radicale, consentirebbe di consolidare il terreno spondale e il “sistema canneto” costituirebbe un filtro biologico in grado di assorbire efficacemente fosforo, azoto e metalli pesanti.

L’area soggetta a piantumazione diventerebbe un importante ecosistema in grado di fornire protezione e nutrimento all’avifauna e alle specie ittiche eventualmente presenti.

L’operazione di trapianto e semina del canneto avverrà nella zona in cui, in passato, era presente questa formazione vegetale. Infatti, da sopralluoghi effettuati durante le operazioni di censimento e monitoraggio dei canneti desenzanesi, sono stati trovati rizomi e radici di canneto ormai morti, ma ancora presenti in loco, e verso il lago sono ancora presenti alcune (poche) piante ancora vive. La presenza di questi apparati morti e la presenza del canneto denominato Madergnago-Lega Navale a pochi metri di distanza, significa che la zona è idonea per la vita del canneto.

Il fatto che siano morti può essere legato all’intervento dell’uomo visto che, da osservazioni, si è notato che il substrato presente è eccessivamente argilloso. Questa tipologia di substrato non è la più idonea per la crescita del canneto; la presenza di argilla potrebbe creare problemi e dunque sarà necessario rimuovere (nelle zone di semina) questa tipologia di substrato e sostituirla con un terreno più idoneo ai rizomi e alle radici della cannuccia di palude, ad esempio terra mescolata con ghiaia.

Il terreno sarà recuperato dalla Lega Navale con l’aggiunta della ghiaia molto abbondante nella zona di spiaggia. La superficie interessata alle operazioni sarà di circa 150 mq, 15 metri di lunghezza per circa 10 di larghezza. L’operazione vuole essere utile anche dal punto di vista sperimentale e dunque divenire “pilota” per eventuali altre operazioni simili, i 150 mq. saranno suddivisi in tre differenti sezioni.

Le diverse sezioni riguarderanno le differenti modalità di creazione del canneto:

  • una sezione sarà occupata da semina di canneti, i semi saranno comperati in appositi vivai e saranno raccolti dalla infiorescenza a pannocchia del canneto adiacente;

  • un’altra sezione sarà occupata da rizomi recuperati da aree naturali;

  • l’ultima sezione sarà invece occupata da piante acquistate in vivai.

Questa suddivisione diventerà particolarmente utile per poter capire quale sezione darà il risultato migliore di radicazione e crescita della cannuccia di palude.

Tale progetto, inserito in un quadro più generale, vede l’Assessorato di Mattinzoli sempre più impegnato nel potenziamento e finanziamento delle reti fognarie e dei depuratori, oltre che nella pulizia dei porti con i battelli spazzini, iniziative che, attraverso l’Educazione Ambientale nelle scuole, creano le basi del futuro della salvaguardia del territorio.

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