TUTELA DEI CANNETI E DEL PAESAGGIO dicembre 2008

Interventi mirati al ripopolamento in difesa dell’ecosistema

Nel campo della tutela dei canneti l’Assessorato all’Ambiente guidato da Enrico Mattinzoli, ha svolto negli ultimi anni un’attività che non è fuori luogo definire pionieristica sul fronte della difesa della vegetazione acquatica palustre e nello specifico dei canneti.

L’azione è costantemente condotta in attuazione dello storico provvedimento regionale di tutela ecologica (legge n. 33 del 1977) sia sul fronte della prevenzione (attraverso il controllo preventivo degli interventi destinati in qualche modo a modificare gli habitat protetti) sia su quello della vigilanza e della repressione dei comportamenti illeciti, principalmente tramite l’attività svolta dalle Guardie Ecologiche Volontarie.

Sulla base del censimento dei canneti gardesani realizzato dall’Assessorato all’Ambiente, con l’ausilio delle GEV, si è redatto un primo studio organico sulla consistenza delle zone a cannuccia di palude (Phragmites australis) sul Garda trasmesso a tutti gli enti interessati al fine della condivisione degli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione ivi contenuti. Le ricognizioni condotte hanno messo in evidenza come la drastica riduzione di tali popolamenti necessiti di interventi mirati alla loro tutela.

l’Assessorato all’Ambiente ha avviato inizialmente una collaborazione con il Centro Rilevamento Ambientale del Comune di Sirmione e la Stazione sperimentale del C.N.R. “E. Zilioli” organizzando una prima campagna annuale di potatura programmata dei canneti limitata sperimentalmente a quelli sirmionesi: lo scopo della sperimentazione, pienamente raggiunto, consisteva nell’individuare corrette pratiche di gestione delle formazioni a cannuccia di palude, destinate a perpetuarne le popolazioni ed a garantire la pluralità delle loro funzioni e di provvedere contemporaneamente anche alla pulizia da rifiuti accumulati e non rimovibili attraverso l’attività dei battelli spazzini gestita anch’essa dall’Assessorato provinciale.

Nel corso del 2006 sono state finanziate con 27.000 € le attività di pulizia dei canneti condotte dai comuni di Limone, Tremosine e Tignale. Sempre al 2006 risalgono altre tre iniziative finanziate dall’Assessorato:

– una prima sul fronte della divulgazione e dell’Educazione Ambientale che ha portato alla diffusione di un pieghevole informativo sugli habitat a canneto (iniziativa attuata in collaborazione con il Consorzio motoscafisti di Sirmione);

– una seconda diretta invece a sperimentare adeguate tecniche di reimpianto dei canneti condotto dalla sezione Brescia e Desenzano della Lega Navale Italiana su aree in Comune di Desenzano del Garda e finanziato con un contributo di 1.300 €;

– un terzo intervento, ancora in materia di Educazione Ambientale con la stampa della pubblicazione “I canneti del basso Garda bresciano” redatta dal C.R.A. di Sirmione ed in collaborazione con la Lega Navale Italiana sezione di Brescia e Desenzano del Garda.

La collaborazione e la sperimentazione condotta con il C.R.A. del Comune di Sirmione ed il C.N.R. ha consentito negli anni successivi di poter estendere l’esperienza maturata, anche ai comuni di Desenzano e Padenghe e, dall’inverno 2007-2008, le operazioni di taglio programmato e pulizia vengono condotte regolarmente sui tre comuni sulla base di un unico progetto, sotto la supervisione dei tecnici dell’Assessorato Provinciale all’Ambiente, che ha anche sostenuto economicamente la prima iniziativa sovracomunale con l’assegnazione di un contributo di 25.000 €.

Vale la pena di evidenziare, a conferma della bontà del lavoro svolto, come l’esperienza maturata in questi anni sia stata direttamente trasfusa anche nella legge regionale (fortemente voluta dall’Assessore Mattinzoli) n. 10 del 31 marzo 2008 che disciplina, tra l’altro, la gestione della vegetazione acquatica spontanea e dei canneti in particolare sulla base dei principi già sperimentati dalla Provincia di Brescia.

Nel corso del 2007 è stato anche finanziato per 100.000 € un importante progetto del Comune di Sirmione che, nell’ambito complessivo delle azioni di valorizzazione ambientale delle zone lacuali a canneto ha permesso, tra l’altro, l’acquisto di uno speciale natante appositamente attrezzato per i lavori di sfalcio e pulizia dei canneti, realizzato sulla scorta dell’esperienza maturata negli anni precedenti.

Ultima, ma non meno importante, è la costante attività svolta dall’Assessorato nell’ambito delle competenze attribuite alla Provincia in materia di tutela del paesaggio: ogni intervento interessante il demanio lacuale viene valutato e verificato anche rispetto alle sue eventuali ripercussioni sulla vegetazione acquatica ed i canneti in particolare.

In questo ambito rientrano, tra gli altri, numerosi dinieghi opposti a richieste di dragaggio che avrebbero ridotte in dimensioni la funzionalità dei canneti. Ricordiamo ad esempio quella in località S. Francesco a Desenzano del Garda, habitat di grande interesse naturalistico che, non a caso, è stato definitivamente sottoposto a tutela della Regione che lo ha riconosciuto quale “Monumento naturale”.

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