UN DEPURATORE TUTTO BRESCIANO novembre 2008

L’idea è di staccarsi da Peschiera tramite un nuovo collettore e un nuovo depuratore. L’Assessore Enrico Mattinzoli (AATO) mette a disposizione cinquanta milioni.

Abbandonare il sistema di depurazione centralizzata a Peschiera realizzando un collettore ed un depuratore nuovi al servizio dei soli Comuni bresciani.

Questa la nuova idea condivisa da esperti ed amministratori. Lo studio di fattibilità firmato da Garda Uno spa trova infatti il consenso dell’AATO, l’Ambito Territoriale Ottimale di Brescia che ha competenza in materia. Il presidente Enrico Mattinzoli, Assessore provinciale all’Ecologia e Ambiente, è d’accordo tanto che intende destinare all’operazione ben 50 milioni di euro.

Staccarsi dal sistema di depurazione centralizzato a Peschiera realizzando un collettore ed un depuratore nuovi al servizio dei soli Comuni bresciani consentirà di eliminare tutte le condotte sotto il lago, compresa quella doppia tra Toscolano e Torri del Benaco lunga 7,4 km, ma anche di dare respiro al depuratore di Peschiera.

«Il collettore ha una trentina d’anni, le tubazioni sono vecchie, si sono rivelate anche insufficienti, le soluzioni tecniche adottate 30 anni fa sono obsolete. Insomma, questa è una strada da percorrere» ha precisato Mattinzoli.

Semmai il problema riguarda i costi dell’operazione, si parla di una cifra che oscilla tra 88 e 102 milioni di euro (dipende dalle soluzioni). «Come AATO possiamo arrivare ai 50 milioni di euro – continua Mattinzoli -. Da valutare se si può coprire la differenza attraverso la cessione ai veronesi della quota di proprietà, che è della metà, dell’impianto in funzione in località Paradiso a Peschiera. Cosa che spetta a Garda Uno».

Lo studio della fattibilità presentato ai sindaci gardesani nel corso dell’assemblea dei soci, indica i possibili interventi capaci di dare soluzione ai problemi nell’arco dei prossimi 20-30 anni. Si potrà inoltre realizzare un nuovo depuratore modulare a Lonato (al confine con Calcinato) capace di adattarsi alle diverse portate, elevate nei mesi estivi del turismo, ridotte in inverno. Gli scarichi verrebbero convogliati al fiume Chiese attraverso un canale da costruire della lunghezza di nove km. E’ solo una questione di soldi.

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